19 Gen Stop Motori Diesel: quali conseguenze sui trasporti e la logistica
Lo scorso giugno, il Parlamento europeo ha deciso di vietare le auto con motore a combustione interna nel Vecchio Continente a partire dal 2035. Questa scelta è uno dei punti cardine contenuti nel documento “Fit for 55”, proposto dalla Commissione Europea per combattere il cambiamento climatico e decarbonizzare l’economia del continente. L’intero settore automotive e le case automobilistiche saranno costrette a vendere solo veicoli elettrici dal 2035 in poi, mentre dal 2030 non potranno più essere immatricolate vetture a diesel.
Questa svolta che spinge verso l’elettrico non può non interessare anche il settore dei trasporti e la logistica del freddo. Da tempo RefreshCold e ThermoKing si muovo verso il concetto di eco sostenibilità, realizzando soluzioni eco-friendly e che utilizzano proprio la mobilità elettrica come traino.
Seppur la transizione preveda un periodo più lungo per i i mezzi pesanti e in generale per i veicoli commerciali di grande portata, si parla infatti del 2040, è inevitabile anche alla luce dei rincari della benzina e del diesel che i proprietari di flotte logistiche si interroghino sul futuro del loro business e sulla sostenibilità dello stesso.
Quali prospettive con lo stop ai veicoli commerciali a Diesel?
Non dobbiamo attendere il 2040 per i mezzi pesanti o il 2035 per le autovetture, per capirte in parte l’impatto che può avere tale soluzione nel settore della logistica. Infatti in UK già da Aprile del 2022, è stato stabilito il “divieto” del diesel rosso. Abbiamo virgolettato divieto in quanto in realtà si tratta di una revoca di benefici sul costo del diesel rosso per il settore della logistica e dei trasporti. In pratica questi settori godevano di prezzi calmierati rispetto ai cittadini, mentre ora dovranno pagarlo “a peso d’oro” un po’ come tutti.
In Gran Bretagna, inutile dire che la cosa non è stata presa bene dai rappresentanti del settore, già piegati dalla recente pandemia. Ma a distanza già di quasi 1 anno, siamo in grado di definire quelle che possono essere le soluzioni più adeguate per far fronte allo scenario che impatterà fra alcuni anni tutti i proprietari delle flotte e in generale il settore dei trasporti.
Linee guida per il trasporto refrigerato sostenibile
Questi cambiamenti legislativi espongono i proprietari di flotte, nell’immediato a prezzi del gasolio più elevati come avvenuto in UK, ma in futuro la problematica sarà la circolazione di tali mezzi.
Ricordiamo che entro il 2040 la transizione green impatterà anche i mezzi pesanti, bisogna ragionare su questo fin da subito perchè adeguarsi fin da adesso potrebbe portare un vantaggio competitivo ma costi elevati, mentre non adeguandosi si deve fare i conti con l’obsolescenza dei mezzi e se sia o meno vantaggioso acquistare mezzi a motore endotermico nei prossimi 5/10 anni
Inutile dire che tutto questo spinge ulteriormente la necessità di alternative adeguate come biodiesel, olio vegetale idrogenato (HVO) o alternative completamente elettriche.
Naturalmente, un tale risultato finale aiuta a evidenziare l’obiettivo generale della promozione di tale legislazione: spingere l’uso a lungo termine di fonti di combustibile più ecologiche e tecnologie sostenibili. Questa direzione è evidente da tempo, poiché i governi richiamano i limiti di conformità sulle emissioni inquinanti di anidride carbonica.
Come prepararsi alla transizione? Vediamo alcune Linee guida frutto dell’esperienza legata alla situazione in Gran Bretagna e che potrebbero essere già applicate in ogni parte del mondo per gestire un trasporto più sostenibile.
1) Consumi più efficienti per la vostra flotta
In questo panorama quello che non si può cambiare in quanto non è nelle nostre possibilità sono proprio gli attuali prezzi di benzina e diesel. Se non si ha la potenza economica di cambiare l’intera flotta con sistemi più ecologici e motorizzazioni diverse, bisogna pensare in piccolo, cambiare solo parte della flotta o utilizzare sistemi e tecnologie come quelle messe a disposizione da Thermo King per combinare grandi prestazioni, elevata affidabilità ma basso consumo di carburante.
Thermo King è pioniera nel concetto di elettrificazione delle unità di trasporto, basti pensare che la prima unità di refrigerazione per il trasporto completamente elettriche di Frigoblock ha avuto origine alla fine degli anni Settanta.
La gamma Thermo King offre già ora sistemi di refrigerazione completamente elettrici come l’E-200, utilizzato per i trasporti intermedi e di ultimo miglio, le unità HVAC a energia elettrica TE-18 e la proposta Athenia per gli autobus del trasporto pubblico. Una serie di prodotti sostenibili dei quali fa parte anche il rimorchio refrigerato Advancer, lanciata con successo in EMEA nel 2020. Ha un’efficienza del 30% superiore in termini di consumo di carburante rispetto alla media del mercato e può funzionare con differenti fonti di alimentazione.
2) Sostenibilità della flotta logistica
La pandemia ha insegnato ai proprietari delle flotte come bilanciare i costi. Un duro colpo per tutti, ma soprattutto per un settore a cui è stato chiesto uno sforzo enorme senza avere nulla in cambio. La sfida della sostenibilità, con il riferimento all’esigenza di mantenere elevati standard di qualità senza poter contare su tecnologie e motorizzazioni che conosciamo da tempo, è molto ardua è può essere superata solo con lungimiranza da parte degli imprenditori.
Valutare attentamente i costi derivanti da qualsiasi innesto o rinnovamento della flotta. Acquistare adesso qualcosa che potrebbe non circolare più nei prossimi 10/15 anni potrebbe essere un rischio. Consideriamo che nella maggior parte dei casi si fanno finanziamenti a tal proposito e che questi durano anni, il rischio e trovarsi a pagare per qualcosa non più impiegabile.
Dall’altra parte è difficile approcciare all’elettrico nel settore dei veicoli commerciali o dei trasporti pesanti. Una soluzione potrebbe essere quella di valutare architetture ibride, prima di scegliere unità di refrigerazione totalmente elettriche.
3) Prestazioni adeguate in tutte le condizioni
Se la sfida della sostenibilità è la più dura, anche quella legata alle prestazioni della flotta non scherza. Il caro benzina, i divieti e le future restrizioni non aiutato a garantire sempre e comunque prestazioni elevate in qualsiasi condizione. La manutenzione dei mezzi ha dei costi e questi vanno bilanciati rispetto ai rincari che si stanno verificando in ogni ambito.
Ma va sottolineato che non vi è una grande possibilità di margine in questo senso, non si può abbassare la guardia sulla manutenzione. Un mezzo in officina per giorni significa perdite economiche ingenti per i proprietari della flotta, meglio averli sempre efficienti e questo è possibile solo con controlli costanti che ovviamente hanno dei costi.
Mantenere le prestazioni, anche in questo contesto sarà complicato, ma è necessario anche per la sopravvivenza dell’intero settore. Meglio avere qualche costo in termini di sicurezza che perdere una commessa o addirittura l’intero carico per un guasto.